Quando la nostra intelligenza e i pensieri cessano di esistere, restiamo in silenzio o ripetiamo all'infinito come una fotocopiatrice parole senza senso, eco distorto di pensieri altrui. Solo chi apprende con spirito critico e ha il coraggio di condividere le proprie idee non legge più con gli occhi chiusi.
“Vieni a me.
Lascia che ti trafigga…”
Provocatorio invito rivolto a chi guarda quella corona di spine, che semina i suoi aculei desiderosi di pungere. L’incontro, la ferita, la vita.
Questo singolare appuntamento con il dolore trasforma la propria esistenza in nuova linfa.
Sul leggio privo di parole, una luce attraversa i vetri incisi e sovrapposti e proietta un’ombra in cui la frammentarietà si ricompone.
Il proprio volto, catturato in un riflesso, diviene scambio, elemento in cui specchiarsi per scorgere se stessi nell’altro. Solo trascendendo l’Io ci poniamo sulla
soglia della Verità.
Lascia che ti trafigga…”
Provocatorio invito rivolto a chi guarda quella corona di spine, che semina i suoi aculei desiderosi di pungere. L’incontro, la ferita, la vita.
Questo singolare appuntamento con il dolore trasforma la propria esistenza in nuova linfa.
Sul leggio privo di parole, una luce attraversa i vetri incisi e sovrapposti e proietta un’ombra in cui la frammentarietà si ricompone.
Il proprio volto, catturato in un riflesso, diviene scambio, elemento in cui specchiarsi per scorgere se stessi nell’altro. Solo trascendendo l’Io ci poniamo sulla
soglia della Verità.
spina INVERSA
… Ciò che resta di un frettoloso gesto davanti ad un insolito specchio. Pochi tocchi servono per perfezionare l’apparenza, il desiderio di essere qualcosa di diverso… Un insolito incontro, un perenne conflitto tra interiorità ed esteriorità, simile alla carezza di un acquerello che si posa su di una superficie ostile come la carta abrasiva.
toeletta
ad occhi chiusi
sottoPELLE
Bienvenue
Gravità
isa BELLA